Valerio Massimo Manfredi

Roberto Cosentino / Eventi, Milano, News, Portraits, Thinkin' about.. / / 0 Comments

Spesso per lavoro mi capita di fotografare conferenze stampa di presentazione di libri nuovi, di persone più o meno conosciute.
E’ la settimana di BookCity e mi è stato segnalato l’evento tenutosi al Teatro Parenti con Valerio Massimo Manfredi, intervenuto per presentare la sua ultima fatica: “Il mio nome è Nessuno”, libro che sto divorando.

I lavori di Valerio Massimo Manfredi ho imparato ad apprezzarli undici anni fa, in prima superiore.
Provenivo da una scuola media che mi aveva privato dell’amore per la lettura per via di romanzi da leggere contro la volontà troppo spesso tristi e noiosi.
“Lo scudo di Talos”, è stato questo romanzo a restituirmi la passione per la lettura, tenendomi col fiato sospeso fino all’ultima pagina, arrivata dopo poche ore di lettura.
Dopo questo libro li ho letti quasi tutti: “Il faraone delle sabbie”, “l’Impero dei Draghi” tra i miei preferiti e “Alèxandros” che mi ha tenuto chiuso in casa per giorni. 

Unidici anni dopo “Lo scudo di Talos” avrei incontrato “la penna” che ha descritto e raccontato così bene l’Antica Grecia e l’Antica Roma da sembrare di esserci dentro ad ogni pagina sfogliata.
Ogni suo libro che leggevo lo riassumevo entusiasta a chi mi stava attorno, e quello stesso entusiasmo – temo – di averlo espresso quel giorno in cui ho potuto stringergli la mano e rivelargli la mia passione per le sue opere.
Non ho resistito nemmeno alla tentazione di farmi fotografare in sua compagnia, trasgredendo alla professionalità che cerco di assumere ogni qualvollta mi ritrovo dietro al mirino della fotocamera, ma quando mi sarebbe potuto ricapitare  capitare di essere ad un metro da chi ti ha fatto innamorare della lettura una seconda volta (o forse la prima)?




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