Bottone inutilePulsante inutile

PADDINGTON – L’ORSETTO CHE DISSUADERA’ I VOSTRI FIGLI DAL VOTARE SALVINI

PADDINGTON DA NATALE AL CINEMA
Il giorno di Natale nei cinema italiani uscirà un film con protagonista un dolcissimo orsetto originario del “Misterioso Perù” di nome Paddington, sbarcato clandestinamente a Londra in cerca di fortuna. Le sue avventure londinesi iniziano con un biglietto: << Per favore, prendetevi cura di quest’orso, Grazie .>> Sarà la famiglia Brown (non senza una iniziale riluttanza del capofamiglia) a prendersi cura del cucciolo di orso, in cerca di un tetto che lo possa accogliere.




L’ORSO PADDINGTON, DAL LIBRO AL CINEMA UNA FAVOLA DI ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE E CULTURA.

Il film è la trasposizione cinematografica di una serie di libri de “L’orso Paddington”, scritti da Michael Bond per i più piccoli a cominciare dal 1957, e a distanza di quasi 60 anni, l’orsetto sbarca finalmente… al cinema.
Le vicende dell’orsetto peruviano sono una grande metafora dedicata ai più piccoli su temi attualmente molto scottanti come l’immigrazione e l’accoglienza, l’educazione e l’integrazione, la diversità di usi e costumi e le culture differenti, e perchè no, anche l’adozione (in modo da scongiurare la vaga ipotesi in cui i vostri piccoli possano in futuro diventare leghisti).
Argomenti trattati tutti quanti in modo che possano entrare facilmente nel cuore dei piccoli spettatori a suon di vagonate di gag dall’inconfondibile humour inglese, che assicurano risate fragorose dall’inizio alla fine del film, scongiurando quindi l’ipotesi di trasformare un prodotto ad alto livello educativo, in un mattone natalizio.
Diverse le citazioni, spassosissima quelle di Mission Impossible, almeno un paio in tutto il film. Insolita parte invece per Nicole Kidman che interpreta una tanto inquietante quanto odiosa Crudelia Demon londinese, afflitta da un’agghiacciante passione per la tassidermia.

PADDINGTON MANDELLI
Il musetto di Paddington entra subito nel cuore di grandi e piccini grazie al suo viso da cucciolo indifeso, caratterizzato da una grafica di una definizione straordinaria, tant’è che in una scena iniziale è quasi possibile contare i peli del muso dell’orsetto.
Nella versione italiana la voce del cucciolo di orso è di Francesco Mandelli, che finalmente si scrolla di dosso, almeno per un po’, i volgari e demenziali panni di Ruggero de “I soliti idioti”, sfoderando dal cilindro un talento pulito che lo porta ad interpretare la voce di un cucciolo di orso adatto finalmente a tutta la famiglia.
In questo contesto Francesco Mandelli mostra la sua abilità nel doppiaggio e, modulando la sua voce tanto da renderla quasi irriconoscibile, si dimostra capace di calzare a pennello i panni di un orsetto indifeso.

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