Categoria: Thinkin’ about..

27 Ago

Il vecchio e il mare

Ho voluto intitolare questo scatto realizzato ad Otranto il 6 agosto 2013 come il titolo di un famoso romanzo di Ernest Hemingway, che sto leggendo in questi giorni.
Quest’estate non ho realizzato molti scatti degni di nota (a parte quelli di puro cazzeggio con gli amici e qualche scatto interessante con il Samsung Galaxy Note II).
L’unico è questo, realizzato con la reflex del mio amico Tito (Nikon d7000).

The old man and the sea

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14 Giu

Gianni Berengo Gardin

Quando ancora non avevo acquistato una reflex, e il massimo a cui ambivo era una fotocamera usa e getta, lavoravo in un negozio di jeans.
Per tutto il negozio vi erano foto bellissime, che ritraevano Marilyn Monroe, il panorama di Seattle, New York, un ritratto di James Dean, il pranzo nel cielo degli operai e decine di altre foto.
Tra queste, lo scatto di un’ auto, realizzato in Gran Bretagna nel 1977 da Gianni Berengo Gardin.

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Il mestiere del fotoreporter è affascinante ma la cosa che mi lascia sempre senza fiato è, a distanza di anni, entrare in contatto con persone che fino ad una decina di anni fa erano presenti nei primi anni della mia vita e nell’adolescenza, con le loro canzoni, con i loro film, e anche con i loro scatti.
Come se la vita avesse voluto darmi delle anteprime di quello che sarebbe stato il mio futuro.
Una terminata l’attività nel negozio di abbigliamento, alcune foto, per ricordo degli anni passati a sistemare jeans, le ho volute portare a casa. Seattle e… l’auto.
Quella bellissima foto, posta al centro della sala, diventata così normale, come per ogni cosa che vediamo ogni mattina, che mi ero quasi dimenticato fosse lì, sotto i miei occhi, da ormai 11 anni…

Ieri ho incontrato, parlato, stretto la mano e fotografato uno dei più grandi fotografi italiani contemporanei: Gianni Berengo Gardin.
Non capita tutti i giorni di fotografare persone come il Maestro e ieri ho avuto la fortuna di fotografarlo ben due volte in un giorno, una volta in conferenza e la seconda all’inaugurazione della mostra.

Il mestiere del fotoreporter dicevo, è affascinante ma troppo spesso hai i minuti contati, e per chi è alle prime armi come me fare una foto inutilizzabile è semplicissimo, senza contare che spesso incide l’emozione, la fretta, la paura di sembrare impacciato, e il fiato sul collo di altri tuoi colleghi che giustamente rivendicano il diritto di “portare a casa lo scatto” anche loro, senza contare che alcuni di questi praticano questo lavoro da diverse decine di anni prima di te.

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Durante la conferenza vedi parlare un Maestro, che con due frasi riesce ad insegnare più di qualsiasi corso di fotografia, grazie alle sue 82 primavere che gli hanno permesso di realizzare un’ impressionante numero di scatti, 183 dei quali in mostra (aperta al pubblico da oggi 14 giugno 2013)  “Storie di un fotografo” a Palazzo Reale a Milano.
Quando vedi un monumento parlare, ad intontirti maggiormente ci sono anche i tuoi sogni e le tue ambizioni di 25enne con tanto da imparare. Ti vedi tra 60 anni al suo posto (o almeno speri) a parlare delle tue fotografie, della tua mostra…

Poi viene il momento di fare sul serio e ti trovi davanti Lui.
Non ti tiri indietro e sei propenso all’errore irreversibile. Anche se per qualche minuto in posa solo per te, solo per la tua fotocamera, ti sembra una situazione surreale.
Lui 82 anni, di cui 83 passati dietro una fotocamera e tu. 25 anni, passati dietro una fotocamera molto pochi e ti trovi a dovergli dare indicazioni su che posa assumere. I “LOL” si sprecano.
Mi sono sentito come in un reality di cucina, a preparare una pietanza per farla valutare poi aGordon Ramsay. Lungi da me di mostrargli le foto, anche se dubito avrebbe potuto reagire come il noto cuoco.
Ad ogni modo quando si presentano queste occasioni, la prima cosa che mi passa per la testa è cercare con tutti gli sforzi possibili di creare scatti “immortali”.
Poi ogni volta sbaglio qualcosa, mi chiedo se sono tagliato per questo lavoro ma non mi arrendo mai…
Mi piace pensare davvero che tra una sessantina d’anni, quando sarò anziano e un po’ più sordo di ora, davanti ad un pubblico parlerò a chi avrà la mia età di adesso, un aneddoto divertente sulle mie prime avventure fotografiche.



30 Mar

City Angels

Una giornata all’insegna della solidarietà e dell’amicizia tra le diverse religioni, quella promossa dai City Angels, tenutasi a Milano, in Stazione Centrale: ebrei, cristiani, mussulmani e buddisti, ognuno mano nella mano tra passanti, clochard o semplici curiosi, hanno pregato insieme per qualche minuto, muniti di ramoscello d’ulivo.
Momenti effimeri ma intensi di emozioni.

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17 Gen

Degrado

Purtroppo Milano non è solo moda, musica dal vivo e shopping, è anche questo.
Degrado.
Quando si parla delle responsabilità di questo risultato sembra si giochi alla patata bollente, gettando la colpa sull’amministrazione comunale precedente, ma non solo tra le personalità di spicco politiche, ma anche tra noi cittadini, quasi volessimo difenderci dalla scelta del nostro voto.
A me non importa di chi sia stata la colpa, se di un’amministrazione o di un’altra: Milano OGGI è così.
Non dappertutto, ovviamente, ma diversi angoli della città meno “visibili” e abitati da insediamenti nomadi, sono ridotti in questo stato.
Amo questa città e soffro vederla in queste condizioni.

degrado

Spero non sia troppo utopistico augurarsi che prima o poi si mettano da parte le controversie politiche e che ci si “unisca” nel risolvere un problema di tutti.Read more

30 Dic

Uscire dagli schemi

Stavo parlando qualche giorno fa con un amico sulla possibilità e sull’importanza di uscire dagli schemi.
Che senso ha rimanere nei limiti di un recinto mentale che ci induce a comportarci come animali, uno uguale all’altro?
Stamattina ero in metro e c’era una folla di idioti che si spingeva e si dimenava come un branco per salire le scale.
Troppo furbo voltarsi e salire le scale VUOTE alle loro spalle.

Non è una situazione tanto diversa dalla foto qui sotto che ho scattato a questo evento. Tutti impegnati a farsi venire il torcicollo per fotografare e riprendere a più non posso quello che succedeva in alto, che era sì interessante, ma lo spettacolo originale era sotto.

fotocine operatori

Buon anno a tutti, ci si legge nel 2013.Read more

22 Dic

Natale 2012: Il Presepe Vivente sfila per i Navigli di Milano

Un augurio di Buone Feste con quello che molto probabilmente sarà l’ultimo post Natalizio, al quale allego uno scatto realizzato sui Navigli durante la rappresentazione del Presepe Vivente, organizzato dalla Soc. Canottieri Milano.
Ragazzi delle categorie Juniores ma anche dei Campioni del Mondo hanno sfilato mascherati da Babbo Natale, pupazzi di neve, Re Magi etc, lungo il Naviglio Grande per la gioia di grandi e piccini.

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18 Dic

Albero di Natale in Stazione Centrale Milano

In questa settimana prima della fine del mondo e prima di Natale, centinaia di milanesi appendono sull’albero nella foto una letterina a Babbo Natale (in netta competizione con Gesù Bambino), scritta su biglietti di treni, tram, carta di ogni tipo.
A giudicare dal contenuto di alcune delle letterine, si può riconoscere lo spirito natalizio sceso nei cuori di milanesi:

“Caro Babbo Natale, ti chiedo un grande regalo.
Fai morire la mia vicina!!!
Grazie”

Oppure

“Io e il mio ragazzo vorremmo una cima di maria grande quanto questo albero! ♥ Grazie”

Queste sono solo due delle perle che si possono scovare curiosando sui biglietti e bigliettini appesi sull’albero, ma ce ne sono diversi veramente geniali.

alberocentrale
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17 Dic

Lorenzo Jovanotti in Triennale

Oggi 17 dicembre 2012 ci sarà una svolta epocale in questo blog, che solo i più attenti followers potranno notare (ovvero io e il mio amico invisibile): ho deciso di cambiare il sottotitolo da “al vostro servizio… fotografico si intende!” a “confessioni di una mente fotografica”.
So che i visitatori di questo sito si contano su una mano senza dita, ma vorrei comunque trasformare questo mio spazio in un vero e proprio blog, dal momento che cerco, quando possibile, di continuare a parlare a parole oltre che con foto.

Sono appena tornato da un incontro tenutosi in Triennale organizzato dal Corriere della Sera in cui sono intervenuti il Direttore Ferruccio de Bortoli e Lorenzo Jovanotti Cherubini.
Quel “ragazzo fortunato” che vent’anni fa ascoltavo e cantavo in macchina con papà, oggi l’ho avuto talmente vicino che ho potuto pestargli (inavvertitamente) un piede: SCUSA JOVA!

Non sono riuscito a chiedergli scusa prima perchè ero impegnato nel “portare a casa” qualche scatto buono ed ero di frettissima, però ripensandoci dopo, mi sono sentito un pò un maleducato.

Ecco, questo è un post perfetto per il sottotitolo “confessioni di una mente fotografica”.

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