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Roberto Cosentino / Blog, Milano, News, Walking... / / 0 Comments

Era un sabato pomeriggio come un altro. Avevo deciso di approfittare della bella, inconsueta e soprattutto calda giornata per una bella pedalata nella mia città, Milano, partendo da viale Certosa fino al Naviglio Grande, quando, durante la mia galoppata a due ruote, mi sono imbattuto in soggetti piuttosto pittoreschi. Il primo, ritratto in documenti fotografici ma di cui non vado orgoglioso, passeggiava indisturbato per le vie del Castello Sforzesco indossando una calzamaglia integrale (fino al capo!) di colore blu elettrico. La temperatura era di circa 30°C, più l’umidità, non voglio sapere in che condizioni sia tornato a casa e quale tremenda scommessa abbia perso per essere costretto a gironzolare in estate in quell’outfit… originale. Diverse centinaia di metri più avanti, ho incontrato due banane su un tram, in Via Torino. Nella foto sottostante queste due simpatiche banane antropomorfe esultavano come ad un goal nella (poco) trafficata via del Centro nel primo giorno di saldi estivi.

Penserete che sia finita, niente di più falso. Il mio viaggio è proseguito indisturbato poi fino al Naviglio Grande, che ho ripercorso al contrario, fin quando sulla mia strada altri simpatici individui hanno destato la mia (ormai non più di tanto impressionabile) attenzione, a bordo di piccoli gommoni monoposto che salpavano allegramente uno dei navigli più tossici della storia dell’inquinamento urbano.

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Sguardi scettici di ciclisti, lavoratori o semplici passanti, anch’essi totalmente sbalorditi nel vedere una combriccola di una decina di più o meno giovani alle prese con il Naviglio Grande su di gommoni a remi; tutti i naufraghi abbastanza esuberanti e tutti in costume di bagno. Uno di loro viaggiava con indosso una maschera da ippopotamo che pensavo in realtà fosse una mutazione genetica, conseguenza degli schizzi da parte di uno dei degni compari…

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Tuttavia, nonostante il colorito poco invitante dell’acqua (possiamo chiamarla così?) ho invidiato non poco questi simpatici individui che non si sono fatti pregare due volte nel rivolgere un saluto al sottoscritto, che avrebbe pagato follie perché la sua bicicletta si trasformasse in una bici d’acqua. Pensavo di avere visto tutto, ma dopo incontri di questo tipo (non so se terzo o quarto, ho perso il conto) ho sempre più voglia di esplorare meglio la mia città, conoscerne ogni angolo e scoprirne ogni elemento pittoresco, insolito, divertente… Ora che ci penso, anche i due tizi-banana potevano essersi fatto un tuffo nel Naviglio.



 



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